"Storielle" Zen

 

Azioni meritorie

 

Un giorno Chao-chou trovò un discepolo inchinato davanti ad una statua del Buddha e lo colpì con un bastone.
Il monaco protestò: "Non è un atto meritorio adorare il Buddha?"
"Si," rispose il maestro "ma è ancora più meritorio lasciar perdere gli atti meritori."

 

Commento:

Quando in campo religioso, si compiono azioni /con l'intenzione/ di averne qualcosa in cambio, si è già al di fuori di un'autentica spiritualità. Per lo Zen, anche la sola intenzione di raggiungere l'illuminazione diventa un ostacolo alla sua realizzazione; figuriamoci i comuni riti religiosi compiuti con lo scopo dichiarato di acquisire meriti nell'aldilà o per qualche altra vita. Siamo in effetti, più che nel campo etico, in quello economico: /do ut des/. Uno scambio con un Dio considerato un mercante levantino o un banchiere.

 

 

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