"Storielle" Zen

 

Gratitudine

 

Un ricco mercante fece dono ad un maestro di un'ingente quantità di monete d'oro per la costruzione di un nuovo monastero.
Il maestro accettò senza dimostrare né entusiasmo né gratitudine.
Seccato, il mercante gli disse: "Potresti almeno ringraziarmi".
"E perché dovrei?" gli rispose il maestro. "È chi dona che dovrebbe essere grato."

 

Commento:

Questo mercante intendeva evidentemente utilizzare il denaro come un mezzo per acquisire meriti religiosi. È la mentalità di tanti ricchi, quella che faceva dire a Gesù: "È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio"; oppure: "Guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra ricompensa!". In effetti, la ricchezza introduce un calcolo in più nelle menti umane: l'idea che con i soldi, con le donazioni, ci si possa procurare un buon posto anche nell'aldilà o qualche favorevole reincarnazione. Oltretutto, se così fosse, è proprio chi dona che dovrebbe manifestare gratitudine.

 

 

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