|   Un filosofo si recò 
      un giorno da un maestro zen e gli dichiarò: 
      "Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i 
      suoi scopi". 
      "Posso offrirti una tazza di tè?" gli domandò il maestro. E incominciò a 
      versare il tè da una teiera. 
      Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che 
      traboccò. 
      "Ma che cosa fai?" sbottò il filosofo. "Non vedi che la tazza é piena?" 
      "Come questa tazza" disse il maestro "anche la tua mente è troppo piena di 
      opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualco'altro.. 
      Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?" 
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      Commento: 
      La mente non può che 
      fare riferimento al passato e al noto: tutto ciò che riceve, lo interpreta 
      alla luce delle precedenti esperienze ed opinioni. In tal modo impedisce 
      un approccio diretto e fresco della realtà. 
      Se non la si svuota, non c'è modo di apprendere nulla di veramente nuovo. 
      Per meditare, dobbiamo imparare e mettere tra parentesi l'insieme delle 
      conoscenze passate. 
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